STEP #11 - La tassonomia della cosa

Le racchette da tennis si possono classificare in tre pricipali categorie.

- POWER: le racchette adatte a chi preferisce giocare di potenza, e che vuole farlo con il minimo sforzo. Per questo motivo sono anche quelle più adatte ad un principiante. Sono le più leggere, rigide e presentano una forma allungata oltre ad un piatto corde molto ampio. Inoltre hanno una distribuzione del peso più concentrata sull'ovale, per un miglior impatto sulla pallina.

- CONTROL: le racchette progettate per uno stile di gioco gioco basato sul controllo. La preferita dai giocatori esperti, che riescono a imprimere potenza con l'ampiezza e la correttezza dei propri movimenti. Serve avere una buona tecnica per poterne usare efficacemente una. Sono le più pesanti, corte, sottili, hanno un piatto corde molto piccolo, per la massima precisione e un telaio più flessibile. La distribuzione del peso è concentrata sul manico per garantire maneggevolezza.


- TWEENER: le racchette intermedie, per chi cerca un compromesso tra potenza e controllo. Hanno caratteristiche a metà tra le racchette Power e quelle Control. Adatte soprattutto a giocatori non più principianti che oltre alle ricche legnate vogliono imparare anche a piazzare qualche colpo preciso, per migliorare la propria tecnica.

Immagine da Toby's Sports
Altrimenti si possono classificare per dimensione del piatto corde:
- Midsize (da 85 a 92 pollici quadrati, cioè da 548 a 593 cm²)
- Midplus (da 93 a 105 pollici quadrati, 594-677 cm²
- Oversize (da 106 a 115 pollici quadrati, 678-741 cm²)
- Super Oversize (oltre i 116 pollici quadrati, 742 cm²).

Da segnalare come, a parità di caratteristiche della racchetta, un piatto corde garantisce una maggiore potenza dei colpi con inferiore sforzo.

Ovviamente le dimensioni non possono aumentare all'infinito: secondo il regolamento del tennis infatti la massima lunghezza di una corda verticale può essere 39,4 cm, mentre quella di una corda orizzontale 29,2 cm.

Immagine da protennistips.net

Altra possibilità è quella di dividere a seconda di quanto è fitto l'intreccio delle corde, anche se questo non riguarda direttamente la racchetta come oggetto in quanto può variare all'interno del suo ciclo vita.
- Intreccio "Aperto" (16x18), che presenta una minore densità e un minor numero di incroci tra corde orizzontali e verticali. Questo tipo di pattern permette di imprimere maggiore potenza ed effetto ai colpi (essendo l'intreccio meno denso è più flessibile). Lo svantaggio è una maggior propensione a rottura.
- Intreccio "Chiuso" (18x20), più durevole e preciso, ma al costo di dover faticare di più per effettuare colpi potenti o dare uno spin alla palla.

Il discorso non è però universale, perchè bisogna anche tenere conto del materiale delle corde e delle tensioni a cui le si sottopone.

Immagine da protennistips.net

Un'ultima possibilità è quella di dividere a seconda della forma del piatto corde, fermo restando che non ci si discosta mai troppo da quella ellittica:
- Piatto corde ovale, la forma classica.
- Piatto corde a goccia.
- Piatto corde triangolare, in qualche vecchio esemplare
- Piatto corde squadrato.
- Piatto corde circolare, fatta usare ai bambini per imparare


Fonte 1 [IT]
Fonte 2 [IT]
Fonte 3 [EN]
Fonte 4 [EN]
Fonte 5 [EN]

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