STEP #30 - La scienza e la tecnica della cosa

Nel tennis sono fondamentali le tre leggi di Newton:
- il principio d’inerzia, secondo cui un corpo permane nel suo stato di quiete o di moto rettilineo uniforme finchè non interviene una forza esterna a modificare tale stato;
- il secondo principio della dinamica, il quale afferma che un corpo su cui agisce una forza subisce un'accelerazione direttamente proporzionale all'intensità della forza e inversamente proporzionale alla massa del corpo. (F=ma)
- il principio di azione e reazione: se su un corpo agisce una forza, allora esiste un altro corpo su cui agisce una forza uguale e contraria.



Lo sweetspot in una racchetta da tennis è il punto del piatto corde dove impatta la pallina quando un giocatore sente di aver effettuato un buon colpo, cioè quando la sensazione è quella di un impatto "privo di vibrazioni". Questoi perchè le forze trasmesse dalla racchetta al braccio sono molto contenute.
Di sweetspot in una racchetta ce ne sono due:
-  i nodi vibratori: i luoghi di una racchetta -uno verso il centro del piatto corde e l'altro sul manico- dove la frequenza fondamentale delle vibrazioni è tra i 100 e i 185 Hz a seconda del tipo di telaio.
- il centro di percussione: il luogo su un oggetto, in cui un impatto perpendicolare produce forze di traslazione e rotazione che si annullano a vicenda rispetto ad un asse fissato.
Quando una pallina colpisce una racchetta questa tende a ruotare sul suo asse e a traslare trasmettendo alla mano che la impugna la sommatoria delle forze rototraslazionali. Il luogo dove il risultante è nullo (ovvero dove le forze di traslazione e rotazione sono uguali e opposte e quindi si annullano) è proprio il centro di percussione. 
Da notare come lo sweetspot non coincida con il punto in cui la pallina riceve la massima spinta, che viene definito centro di massima restituzione.

Il momento di inerzia di una racchetta è chiamato swingweight. Esso può essere definito come la resistenza alla rotazione rispetto ad un asse, ed è il risultato della sommatoria di tutti i punti di massa moltiplicata per la loro distanza dall'asse di rotazione al quadrato.
La racchetta può essere considerata come un'insieme di punti di massa e il suo asse di rotazione si colloca a circa metà mano.
Questo valore è quello che determina la maneggevolezza di una racchetta durante il gioco: più lo swingwight è alto più l'attrezzo risulta essere pesante e meno maneggevole.
Una racchetta con una distribuzione del peso sui due estremi avrà un momento di inerzia massimizzato; se invece il peso è distribuito nel centro allora il momento di inerzia è minimizzato. Due racchette equilibrate in questo modo avranno caratteristiche di gioco completamente differente pur essendo identiche in peso e punto di equilibrio.
I giocatori che cercano più potenza hanno bisogno di una racchetta con maggiore momento di inerzia, che necessita anche di più forza muscolare; quelli che cercano invece maneggevolezza vorranno il minor swingweight possibile nella propria racchetta. 
Questo perchè più basso è il momento d’inerzia e più la racchetta accelera ma, causa l’urto elastico e il principio di conservazione della quantità di moto, al momento dell’impatto vi sarà un maggiore rallentamento della racchetta dovuto alla minor inerzia da opporre alla velocità della pallina (che ovviamente è in senso contrario a quella del telaio) e quindi la velocità di uscita dal piatto corde della vostra pallina sarà inferiore. Più lo swingweight è elevato più la racchetta accelera meno, ma meno viene frenata durante l’urto con la palla e quindi riesce ad imprimere ad essa una maggiore potenza.



Fonte 1
Fonte 2


 

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