STEP #28 - Il protagonista della cosa

Ci sono tanti tennisti che fanno da testimonial per le racchette da tennis dei principali marchi del settore come Babolat, Head, Wilson, Prince, Yonex o Dunlop.
In mia opinione il volto più efficace per riuscire a raggiungere anche un pubblico non patito di tennis, ma comunque interessato ad avvicinarsi a questo sport, dovrebbe essere quello di un grande campione dalla visibilità internazionale, con una longeva carriera alle spalle, ma comunque ancora in attività. Non avrebbe senso far pubblicizzare una racchetta ad un giocatore ormai ritirato, che non la usa più.
Come la Wilson ha capito prima di me, il profilo appena delineato corrisponde a quello di Roger Federer, il campione svizzero classe 1981, che all'età di 38 anni ancora è terzo nel ranking mondiale. Lui e il suo rivale/amico Rafa Nadal, oltre a Novak Djokovic proprio non ne vogliono sapere di schiodarsi dal podio, nonostante i multipli tentativi da parte dei nuovi astri nascenti di porre fine alla loro era tennistica.
Roger Federer in azione a Wimbledon. Ogni volta che scende in campo fa da testimonial per Wilson, essendo il logo dell'azienda in bella vista sulla racchetta. Compare anche in alcuni spot, LINK a uno di questi.
Roger è originario di Basilea ed ha iniziato a giocare a tennis a sei anni, diventando professionista nel luglio del 1998, prima che io nascessi. Può quindi affermare di avere una carriera più lunga della mia intera vita. Chiuse i suoi primi 6 mesi al 301° posto della classifica. La prima volta che arrivò in finale ad un torneo ATP fu nel 2000 a Marsiglia, mentre per il primo trofeo dovette aspettare fino al 2001, a Milano. Due anni dopo, sull'erba di Wimbledon - la sua superficie di gioco preferita - vinse il suo primo Slam. Per congratularsi di questo storico successo, ad un successivo torneo in Svizzera, gli organizzatori gli regalarono una mucca da latte di 800 kg, facendogliela trovare direttamente in campo. Roger sarà stato sicuramente entusiasta del cadeau e probabilmente pensava di aver già raggiunto l'apice della carriera: quando ti ricapita di ricevere in dono un bovino? E invece il suo momento di picco era ancora molto lontano.
Divenne numero uno al mondo nel 2004: la vista da lassù gli garbava alquanto e quindi decise di rimanerci 237 settimane consecutive (record), fino al 2008, quando iniziò a fare a rotazione con i suoi unici veri rivali Nadal e Djokovic. Fino ad oggi solo un'apparizione di Andrew Murray ha spezzato la monotonia dei nomi in testa alla classifica.
A fine 2019 può quindi vantare in totale 310 settimane sul tetto del mondo, 1237 incontri vinti a fronte di 270 persi, 103 trofei in bacheca, dei quali 20 sono di Slam (li ha vinti tutti e quattro almeno una volta), una medaglia d'oro e una d'argento ai Giochi Olimpici, vincendo in totale oltre 120 milioni di dollari di montepremi. Senza la sua racchetta nulla di tutto questo sarebbe potuto accadere. 
Racchetta che ha cambiato dopo un raro momento di crisi nel 2013, passando ad una più grande, moderna e "facile" (vedi STEP #11 - La tassonomia della cosa) per rispondere allo stile di gioco muscolare dei suoi rivali, oltre che dei giocatori più giovani e inclini alle sassate. Malgrado alcuni pensassero che questa scelta fosse la prova del suo invecchiamento e che avrebbe segnato l'inzio della fase calante della sua carriera, Roger ha ripreso a macinare vittorie ammutolendo tutti e tornando primo del mondo all'età di 36 anni (record). Ottima scelta!

Roger Federer in versione chef all'interno di uno dei vari spot per Barilla. LINK ad uno di questi, intitolato "The Party". Vorrei anch'io un giorno partecipare ad una festa a tema pasta, di cui sono grande appassionato.
Queste cifre sono però nulla in confronto a quelle che riceve dagli sponsor: infatti Roger, oltre a Wilson e Uniqlo (e in precedenza a Nike) sembra piacere come testimonial anche ad aziende estranee al mondo del tennis, come Barilla, Rolex e Mercedes-Benz.


Uno dei migliori tennisti di tutti i tempi, nonchè uno dei più grandi sportivi di sempre. Una vera leggenda.

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